CODICE DELLA STRADA

Decreto legislativo 30.04.1992, n. 285

Sezione curata da: Palumbo Salvatore e Molteni Claudio

TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI

 

Articolo 12 CdS
Espletamento dei servizi di polizia stradale

(Vedi art. 000 del Prontuario del Codice della Strada)
(Vedi art. 22, art. 23, art. 24 e art. 25 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del C.d.S.)

   1. L'espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal presente codice spetta:
      a) in via principale alla specialità Polizia Stradale della Polizia di Stato;
      b) alla Polizia di Stato;
      c) all'Arma dei carabinieri;
      d) al Corpo della guardia di finanza;
      d-bis) ai Corpi e ai servizi di polizia provinciale, nell'ambito del territorio di competenza;
      e) ai Corpi e ai servizi di polizia municipale, nell'ambito del territorio di competenza;
      f) ai funzionari del Ministero dell'interno addetti al servizio di polizia stradale;
      f-bis) al Corpo di polizia penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato, in relazione ai compiti di istituto.
   2. L'espletamento dei servizi di cui all'art. 11, comma 1, lettere a) e b), spetta anche ai rimanenti ufficiali e agenti di polizia giudiziaria indicati nell'art. 57, commi 1 e 2, del codice di procedura penale.
   3. La prevenzione e l'accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale e la tutela e il controllo sull'uso delle strade possono, inoltre, essere effettuati, previo superamento di un esame di qualificazione secondo quanto stabilito dal regolamento di esecuzione:
      a) dal personale dell'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dell'Amministrazione centrale e periferica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Dipartimento per i trasporti terrestri appartenente al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal personale dell'A.N.A.S., nonché dal personale, con compiti ispettivi o di vigilanza sulle infrastrutture stradali o autostradali, dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (1) (2);
      b) dal personale degli uffici competenti in materia di viabilità delle regioni, delle province e dei comuni, limitatamente alle violazioni commesse sulle strade di proprietà degli enti da cui dipendono;
      c) dai dipendenti dello Stato, delle province e dei comuni aventi la qualifica o le funzioni di cantoniere, limitatamente alle violazioni commesse sulle strade o sui tratti di strade affidate alla loro sorveglianza;
      d) dal personale dell'ente ferrovie dello Stato e delle ferrovie e tramvie in concessione, che espletano mansioni ispettive o di vigilanza, nell'esercizio delle proprie funzioni e limitatamente alle violazioni commesse nell'ambito dei passaggi a livello dell'amministrazione di appartenenza;
      e) dal personale delle circoscrizioni aeroportuali dipendenti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell'ambito delle aree di cui all'art. 6, comma 7;
      f) dai militari del Corpo delle capitanerie di porto, dipendenti dal Ministero della marina mercantile, nell'ambito delle aree di cui all'articolo 6, comma 7.
   3-bis. I servizi di scorta per la sicurezza della circolazione, nonché i conseguenti servizi diretti a regolare il traffico, di cui all'articolo 11, comma 1, lettere c) e d), possono inoltre essere effettuati da personale abilitato a svolgere scorte tecniche ai veicoli eccezionali e ai trasporti in condizione di eccezionalità, limitatamente ai percorsi autorizzati con il rispetto delle prescrizioni imposte dagli enti proprietari delle strade nei provvedimenti di autorizzazione o di quelle richieste dagli altri organi di polizia stradale di cui al comma 1.
   4. La scorta e l'attuazione dei servizi diretti ad assicurare la marcia delle colonne militari spetta, inoltre, agli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa delle Forze armate, appositamente qualificati con specifico attestato rilasciato dall'autorità militare competente.
   5. I soggetti indicati nel presente articolo, eccetto quelli di cui al comma 3-bis, quando non siano in uniforme, per espletare i propri compiti di polizia stradale devono fare uso di apposito segnale distintivo, conforme al modello stabilito nel regolamento.

 

(1) Parole aggiunte dalla Legge 09.11.2021 n. 156, di conversione del D.L. 10.09.2021 n. 121.
(2) La Legge 09.11.2021 n. 156, di conversione del D.L. 10.09.2021 n. 121 (art. 6, comma 3) ha previsto che:
 "3. Fino al 31 dicembre 2023, ai fini dell'ammissione all'esame di qualificazione di cui all'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, non è richiesto per il personale dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali il possesso del requisito dell'anzianità di inquadramento previsto dall'articolo 23, comma 2, secondo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495.".

 

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OSSERVAZIONI

* In caso di intervento di emergenza, gli appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale, gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario sono esentati dall'obbligo di uso delle cinture di sicurezza ma, qualora la circolazione dei suddetti veicoli non sia riconducibile ad intervento di emergenza, dell'omesso uso della cintura di sicurezza risponde sia il conducente che i suoi passeggeri in modo autonomo e distinto (esclusi quelli minorenni).
 Per essere esentato da qualsiasi responsabilità, il conducente deve esigere che i suoi passeggeri facciano uso della cintura, anche interrompendo la marcia del veicolo condotto.
* Gli appartenenti alla polizia municipale hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nel territorio di appartenenza e possono accertare tutte le violazioni in materia di sanzioni amministrative limitatamente al tempo in cui sono in servizio, a differenza di altri corpi quali la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di finanza etc., i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio (Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 2748 del 30/01/2019).
* La notifica di una violazione amministrativa (anche accessoria, quale provvedimento di revisione, sospensione e revoca della patente di guida e sospensione della carta di circolazione) contenuta nel codice della strada può anche essere delegata ad uno degli organi indicati nell'art. 12 del C.d.S. (avuto riguardo degli eventuali limiti delle proprie competenze territoriali per taluni di questi), alla luce di quanto indicato all'art. 201, comma 3 dello stesso codice che, testualmente, recita "Alla notificazione si provvede a mezzo degli organi indicati nell'art. 12, ... Nelle medesime forme si effettua la notificazione dei provvedimenti di revisione, sospensione e revoca della patente di guida e di sospensione della carta di circolazione".
* L'autorizzazione allo svolgimento di una manifestazione non sportiva interessate una strada o parte di essa non può essere rilasciata dall'ente proprietario della strada, ma deve essere rilasciata dal competente Prefetto, ai sensi dell'art. 6, comma 1 del C.d.S., e gli organizzatori della manifestazione non sportiva non possono istituire un servizio di vigilanza al fine di agevolare circolazione stradale lungo il tratto interessato, che deve essere sempre espletato da personale di polizia stradale (art. 12 del C.d.S.).
* In tema di sanzioni accessorie, queste hanno effetto solo sulla patente di servizio e non si estendono alla patente civile posseduta. Nel caso di sospensione o revoca della patente di guida di cui all'articolo 116 C.d.S., la patente di servizio è sospesa o revocata dal Prefetto per i soggetti indicati all'articolo 12, comma 1, lettere d-bis) ed e) del C.d.S., o dall'autorità che l'ha rilasciata per gli altri soggetti indicati dall'articolo 12, commi 1 e 3, lettera a). La patente di servizio può essere altresì sospesa fino ad un massino di un anno o, nei casi più gravi o di recidiva, revocata dal Prefetto, quando il titolare nell'impiego dei veicoli di servizio abbia cagionato, per imperizia o negligenza, danni ai medesimi o ad altre cose dell'ente o di altri soggetti, nell'ambito dell'attività di servizio. La patente di servizio è inoltre ritirata, sospesa o revocata in tutti i casi di violazioni del C.d.S. commesse alla guida di veicoli di servizio, che comportino l'applicazione di tali tipologie di provvedimenti a carico del trasgressore
 La patente civile posseduta, tuttavia, potrebbe essere oggetto di revisione, ai sensi dell’art. 128 C.d.S., se il comportamento di guida ha fatto sorgere il dubbio della persistenza dei requisiti psicofisici.
 Le disposizioni dell'articolo 126-bis C.d.S., relative alla decurtazione dei punti, per violazioni commesse alla guida di veicoli di servizio, non si applicano né alla patente di servizio, né alla patente civile (Circolare Ministero dell'Interno prot. n. 300/A/5181/15/105/26 del 15.07.2015).
* Sotto il profilo sanzionatorio, fatta salva l'applicazione di eventuali sanzioni disciplinari da parte dell’Amministrazione di appartenenza, non è prevista alcuna sanzione del C.d.S. per il personale che guida un veicolo di servizio senza essere munito della patente di servizio (anche se privo della patente civile), né per chi guida senza la patente militare (o assimilata).
 In via generale, salvo che il comportamento non sia punibile perché si è commesso il fatto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa, in caso di violazione delle norme del C.d.S. commessa alla guida di un veicolo che richiede il possesso della patente di servizio, il trasgressore risponde dell’infrazione (Circolare Ministero dell'Interno prot. n. 300/A/5181/15/105/26 del 15.07.2015).
* La patente di servizio (art. 139 del C.d.S.) è un titolo di abilitazione professionale prevista per il personale abilitato allo svolgimento dei compiti di polizia stradale, il cui rilascio presuppone che il titolare sia, innanzitutto, abilitato all'espletamento dei servizi di polizia stradale, sia possessore di patente di guida rilasciata ai sensi dell’art. 116 C.d.S. (c.d. patente civile) valida per il veicolo che intende condurre, abbia frequentato l'apposito corso di qualificazione e superato il relativo esame.
 La patente militare (e assimilate) (art. 138 del C.d.S.), prescritta per la guida di veicoli in dotazione delle Forze armate e dei Corpi equiparati indicati al comma 11 dello stesso art. 138, ed è sempre necessaria per condurre un veicolo in dotazione delle Forze armate o con immatricolazione speciale ai sensi dell’art. 138 C.d.S., che non può essere condotto con la sola patente civile rilasciata ai sensi dell'art. 116 C.d.S..
 La patente militare (o assimilata), rilasciata è a tutti gli effetti equiparata alla patente di servizio (art. 139 C.d.S.) per cui, per condurre un veicolo impegnato nei servizi di polizia stradale, non occorre il rilascio di un nuovo documento (patente di servizio) (Circolare Ministero dell'Interno prot. n. 300/A/5181/15/105/26 del 15.07.2015).
* L'uso del dispositivo acustico supplementare di allarme e, qualora i veicoli ne siano muniti, anche del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu è consentito ai conducenti degli autoveicoli e motoveicoli adibiti a servizi di polizia che abbiano precedentemente ottenuto il riconoscimento di idoneità al servizio, senza alcun accertamento tecnico, da parte del Dipartimento per i trasporti terrestri attraverso la dicitura sul documento di circolazione "Veicolo adibito esclusivamente a servizi di polizia - Può utilizzare i dispositivi supplementari di cui all'art. 177 CDS".
* L'art. 186, comma 4 del C.d.S. recita che "... gli organi di Polizia stradale di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, (...), hanno la facoltà di effettuare l'accertamento ..." del tasso alcoolemico con strumenti e procedure determinati dal regolamento al conducente coinvolto nel sinistro stradale (quando non responsabile o corresponsabile del reato di omicidio stradale o lesioni personali stradali). Anche se non sussiste l'obbligo di sottoporre all'accertamento del tasso alcoolemico le restanti parti che non presentano sintomatologie riconducibili alla guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell'uso di bevande alcoliche, è sempre consigliabile sottoporre all'accertamento tutte le parti coinvolte.
* Alla luce di quanto prescritto dall'art. 4, comma unico, punto 3) e dal punto 4, lett. b) dello stesso comma della Legge 7 marzo 1986. n. 65 (Legge-quadro sull'ordinamento della polizia municipale) "che l'ambito ordinario delle attività sia quello del territorio dell'ente di appartenenza o dell'ente presso cui il personale sia stato comandato" e che "le operazioni esterne di polizia, d'iniziativa dei singoli durante il servizio, sono ammesse esclusivamente in caso di necessità dovuto alla flagranza dell'illecito commesso nel territorio di appartenenza", di ogni attività di polizia giudiziaria accertata fuori dal territorio di appartenenza deve essere notiziata, senza ritardo a mezzo di CNR, la competente A.G. che deciderà se l'attività accertata al di fuori del proprio territorio di appartenenza debba essere, o meno, sanata.
* Nel caso di coinvolgimento di un veicolo (o di un appartenente) ad una qualsiasi Forza di Polizia in un incidente stradale, pur non esistendo una norma specifica che vieti il rilievo del sinistro da parte di altro equipaggio della stessa Forza di Polizia coinvolta, è comunque preferibile che l'incidente sia rilevato da altra Forza di Polizia, a meno che l'evento non si sia verificato in autostrada o per indisponibilità di altro Ente.
* Gli agenti ed ufficiali di polizia municipale, in conformità della regola generale stabilita dall'art. 13 della L. n. 689/1981, in quanto organi di polizia giudiziaria con competenza estesa all'intero territorio comunale, in tema di accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie hanno il potere di accertare le violazioni in materia di circolazione stradale in tutto tale territorio, senza che tale potere risulti da alcuna norma condizionato a singoli atti di investitura, sia all'interno che fuori dai centri abitati (Corte di Cassazione Civile, Sezione I, sentenza numero 22366 del 19/10/2006).
* Sottrarre dalla disponibilità del Pubblico Ufficiale, strappandoglielo dalle mani, un qualsiasi documento atto alla guida o alla circolazione (come ad esempio la patente di guida o la carta di circolazione) concretizza pur sempre un atto di violenza finalizzato ad impedire all'operante l'esercizio delle sue funzioni, configurando quasi sempre il reato di cui all'art. 337 del C.P. (Resistenza a pubblico ufficiale), la cui gradualità dovrà emergere dalla dettagliata descrizione dei fatti riportati nella C.N.R..
* Premesso che il sistema di videosorveglianza da parte di soggetti privati per finalità private può effettuare riprese interessanti i soli spazi o aree private senza interessare aree pubbliche (ove è richiesto il consenso degli interessati e la collocazione di cartellonistica utile ad edurre i soggetti) o altre aree private, le riprese effettuate possono costituire prova valutabile dal giudice adito.
* L'art. 13 della Legge n. 689/1981, in relazione all’assunzione di informazioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa, recita testualmente che "Gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono, per l'accertamento delle violazioni di rispettiva competenza assumere informazioni ..." senza prevedere particolari disposizioni quando i soggetti interessati siano minorenni.
 Nonostante ciò, è sempre consigliabile procedere al compimento degli atti interessanti un minore alla presenza del genitore o del tutore.
L'obbligo che hanno i conducenti dei veicoli nei confronti dei funzionari, ufficiali e agenti ai quali spettano l'espletamento dei servizi di polizia stradale di esibire i documenti che devono avere con sé, nonchè di permettere agli stessi di procedere ad ispezioni del veicolo al fine di verificare l'osservanza delle norme relative alle caratteristiche e all'equipaggiamento del veicolo medesimo, oltre che eseguire gli ordini di non proseguire la marcia in determinate circostanze va inteso nella sua completezza e, pertanto, non possono allontanarsi (o darsi alla fuga) prima che tutti gli atti siano compiuti per non incorrere nelle sanzioni previste dall'art. 192, comma 6 del presente C.d.S., sempre che il comportamento adottato dal conducente non costituisca reato.
Va, comunque, rammentato che l'attuale giurisprudenza non configura il reato di resistenza a p.u. (art. 337 C.P.) se la condotta di fuga che non mette in pericolo l’incolumità degli agenti (Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 17061 del 05/04/2017).

 

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GIURISPRUDENZA

.Corte di Cassazione Civile, Sezione lavoro, ordinanza numero 8642 del 02/04/2024
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Accertamenti di infrazioni - Sistema di controllo sulle procedure di inserimento dei dati - Responsabilità dirigenziali - Sanzioni disciplinari - Il dovere di "sovrintendere, nell'esercizio del proprio potere direttivo, al corretto svolgimento dell'attività del personale, anche di livello dirigenziale, assegnato alla struttura, nonché al rispetto delle norme del codice di comportamento e disciplinare" non può non implicare quello di controllare il processo lavorativo e l'operato del personale a esso addetto, guidandone, con direttive di carattere generale, le attività, tra cui quelle di data entry.

.Corte di giustizia Unione Europea, Sezione I, sentenza numero C-218/22 del 18/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Dipendenti pubblici - Termine del rapporto di lavoro - Ferie non godute - Indennità finanziaria - Al lavoratore dell'ente pubblico che pone fine volontariamente al rapporto di lavoro, dimostrando di non aver goduto delle ferie nel corso di detto rapporto di lavoro per ragioni indipendenti dalla sua volontà, va corrisposta un’indennità finanziaria per i giorni di ferie annuali retribuite maturati sia nell’ultimo anno di impiego sia negli anni precedenti e non goduti alla data della cessazione del rapporto di lavoro, senza che possano essere addotte considerazioni puramente economiche, quali il contenimento della spesa pubblica.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 46790 del 21/11/2023
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Reato di oltraggio al pubblico ufficiale - Configurabilità - Condizioni - Ai fini della configurabilità del reato di oltraggio al pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p., è sufficiente che le espressioni offensive rivolte al pubblico ufficiale possano essere udite dai presenti, poiché già questa potenzialità, costituisce un aggravio psicologico che può compromettere la sua prestazione, disturbandolo mentre compie un atto del suo ufficio, facendogli avvertire condizioni avverse, per lui e per la P.A. di cui fa parte, e ulteriori rispetto a quelle ordinarie.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 31580 del 20/07/2023
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada e art. 341-bis C.P. - Oltraggio a pubblico ufficiale - Anche dalla frase "Siete mafiosi", rivolta agli agenti che espletano un controllo di polizia stradale, emerge la condotta oltraggiosa e certamente offensiva dei beni dell'onore e del prestigio dei pubblici ufficiali, ed integra il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, poiché stigmatizza il comportamento di una persona che non rispetta le regole, per lo più indirizzata ad un pubblico funzionario che, nell'adempimento del suo ufficio, è tenuto sempre a rispettare le leggi, addebitandogli in tal modo un comportamento riprovevole e non degno di un pubblico dipendente.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 12091 del 08/05/2023
Circolazione Stradale - Artt. 12, 148, 200, 201, 203 e 204-bis del Codice della Strada - Contestazione, verbalizzazione e notificazione delle violazioni - Percezione sensoriale - Fede privilegiata - Ricorso - Mancanza di querela di falso - Ammissibilità - E' ammissibile la contestazione relativa al numero di targa errato del veicolo senza necessità di proporre querela di falso laddove tale indicazione sia riconducibile ad una mera percezione del verbalizzante suscettibile di errore materiale, come la circostanza che il veicolo, in movimento ed in fase di sorpasso di una serie di altre vetture, non rende sicura e certa la lettura della targa da parte degli agenti operanti, corroborato dal fatto che il verbale aveva indicato un colore della autovettura diverso da quello effettivo e che la prova orale aveva confermato che all'ora della contestata infrazione l'opponente si trovava in un comune diverso da quello ove è avvenuta la violazione.

.Corte Costituzionale, sentenza numero 69 del 13/04/2023
Circolazione Stradale - Artt. 11 e 12 del Codice della Strada e art. 117 della Costituzione - Legislazione regionale - Aree adiacenti alle stazioni ferroviarie ovvero alle aree di interscambio del trasporto pubblico regionale e locale - Controlli finalizzati a garantire la sicurezza urbana con il concorso della polizia locale - Superamento della barriera funzionale e operativa dei confini territoriali di riferimento del singolo corpo o servizio di polizia locale - Disposizioni statali - Competenza legislativa esclusiva statale nella materia dell'ordine pubblico e sicurezza - Legittimità costituzionale - Infondatezza - La normativa statale non esclude la Regione da ogni intervento che afferisca alla sicurezza urbana ma, al contrario, nel definire il concetto di sicurezza urbana, è esplicito affermare che al perseguimento di essa "concorrono prioritariamente, anche con interventi integrati, lo Stato, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali, nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni" e, relativamente alla definizione della competenza territoriale, all'interno della Regione, propria di ciascun corpo di polizia amministrativa locale, non incontra alcun limite dettato da disposizioni statali, posto che tale competenza, sul presupposto che le funzioni attribuite siano circoscritte alla "sicurezza secondaria", non interseca profili connessi alla repressione e prevenzione dei reati.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 8689 del 28/03/2023
Circolazione Stradale - Artt. 11 e 12 del Codice della Strada - Espletamento dei servizi di polizia stradale - Accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie - Competenza territoriale - Gli agenti e gli ufficiali di polizia municipale, in conformità alla regola generale stabilita dalla L. n. 689 del 1981, art. 13 in tema di accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, in quanto organi di polizia giudiziaria con competenza estesa su tutto il territorio comunale, hanno il potere di accertare le violazioni in materia di circolazione stradale punite con sanzioni amministrative pecuniarie in tutto tale territorio, senza che detto potere risulti da alcuna norma condizionato a singoli atti di investitura, sia all'interno che fuori dei centri abitati.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VII, sentenza numero 3817 del 30/01/2023
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 192 del Codice della Strada e art. 497-ter c.p. - Espletamento dei servizi di polizia stradale - Possesso di segni distintivi contraffatti - Integra il reato di cui all'art. 497-ter c.p. la detenzione di tre casacche di colore blu scuro recanti la scritta "Polizia" ed una paletta segnaletica di colore bianco e rosso catarifrangente recante la scritta "Protezione civile" che, pur senza riprodurre fedelmente gli originali, ne simulino la funzione, siano cioè idonei a trarre agevolmente in inganno i cittadini sulle qualità personali di colui che ne fa uso e sul potere connesso all'uso stesso del segno.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI, ordinanza numero 1506 del 18/01/2023
Circolazione Stradale - Artt. 2, 11, 12 e 23 del Codice della Strada - Pubblicità sulle strade - Collocazione abusiva di un cartello pubblicitario - Strada non comunale - Competenze - E' legittima la contestazione relativa alla collocazione di un cartello pubblicitario, in assenza di preventiva autorizzazione dell'ente proprietario della strada, da parte degli agenti della Polizia Municipale nonostante che la strada, sebbene di proprietà non comunale, sia ubicata all'interno del territorio del Comune.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 1619 del 17/01/2023
Circolazione Stradale - Artt. 11 e 12 del Codice della Strada e art. 341-bis del c.p. - Espletamento e servizi di polizia stradale - Oltraggio a pubblico ufficiale - Diritto di critica rispetto all'operato dei pubblici ufficiali - Costituiscono lecita manifestazione del diritto di critica le espressioni che siano immediatamente percepite come un giudizio che investe il provvedimento posto in essere dal pubblico ufficiale; non rientra nella fattispecie la critica che non si pone in un rapporto di immediatezza con l'operato del pubblico agente ma sia indirizzata alla sua persona, con fare ed espressioni munite di vigore offensivo e idonee a sminuirne la dignità, quale l'insinuazione concernente presunti favoritismi degli operanti e sul disprezzo manifestato con il gesto di strappare il documento dalle mani dell'operante.

.Consiglio di Stato, Sezione II, sentenza numero 873 del 25/01/2023
Circolazione Stradale - Art. 12 e del Codice della Strada - Coinvolgimento in sinistro stradale cagionato colposamente - Appartenente all'Arma dei Carabinieri al di fuori del servizio - Sospensione disciplinare a tempo determinato dall'impiego - Anche se l'essere stato coinvolto in un sinistro stradale, cagionato colposamente, non sia un evento contrastante con i principi di moralità e rettitudine di un appartenente all'Arma dei Carabinieri libero dal servizio e senza uniforme, è altrettanto vero che la causa effettiva dell'incidente, dovuta al mancato rispetto delle regole della sicurezza stradale, va correlata allo stato di ebbrezza dell'interessato, una simile condotta si ponga in antitesi con gli interessi e le finalità dell'amministrazione di appartenenza.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione I, sentenza numero 133 del 05/01/2023
Circolazione Stradale - Artt. 11, 12 e 186 del Codice della Strada e art. 56 c.p. - Semaforo rosso - Sono utilizzabili nella fase procedimentale, e dunque nell'incidente cautelare e negli eventuali riti a prova contratta quale il rito abbreviato, le dichiarazioni spontanee che la persona sottoposta alle indagini abbia reso - in assenza di difensore ed in difetto degli avvisi di cui all'art. 64 cod. proc. pen. - alla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 350, comma 7, cod. proc. pen., purché emerga con chiarezza che la medesima abbia scelto di renderle liberamente, ossia senza alcuna coercizione o sollecitazione.

.Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza numero 105 del 03/01/2023
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada e art. 5 Legge n. 65 del 1986 - Legge-quadro sull'ordinamento della polizia municipale - Riconoscimento della qualifica di agente di pubblica sicurezza ad agente della polizia locale - Diniego del Prefetto - Mancanza dei requisiti - Motivazioni addotte - In relazione al riconoscimento della qualifica di agente di pubblica sicurezza al personale che svolge il servizio di polizia locale, il potere del prefetto è interamente vincolato ai requisiti elencati dal Legislatore e, pertanto, deve limitarsi ad accertare che l'interessato goda dei diritti civili e politici, che non abbia subìto condanna a pena detentiva per delitto non colposo o che non sia stato sottoposto a misura di prevenzione e che non sia stato espulso dalle forze armate o dai corpi militarmente organizzati o destituito dai pubblici uffici.

.Corte Costituzionale, sentenza numero 270 del 30/12/2022
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Ufficiali dei corpi militari e funzionari della Polizia di Stato - Computo gratuito degli anni di durata legale del corso di laurea magistrale o specialistica - Riscatto a titolo oneroso degli anni di laurea - Disparità di trattamento - Legittimità costituzionale - Legittima la diversità di trattamento tra il computo gratuito degli anni di durata legale del corso di laurea magistrale o specialistica richiesto ai fini dell’accesso alle rispettive carriere concesso agli Ufficiali dei corpi militari ed il riscatto a titolo oneroso degli anni di laurea previsto per i dipendenti civili dei funzionari della Polizia di Stato.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 37855 del 28/12/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 200 del Codice della Strada - Principio di solidarietà e ricorso in sede giurisdizionale - La locuzione "in relazione ai compiti di istituto" riferita all'espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dall'art. 12, comma 1, lett. f-bis del C.d.S. e riferita al Corpo di polizia penitenziaria ed al Corpo forestale dello Stato si riferisce non solo al principale compito d'istituto, come la sorveglianza e la traduzione dei detenuti, ma anche a quelle attività a latere, ma imprescindibili per un corpo di polizia pubblica, senza la necessità, ai fini della validità del verbale, di indicare i compiti d'istituto svolti.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 39315 del 18/10/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 192 del Codice della Strada e art. 337 c.p. - Resistenza a un pubblico ufficiale - Integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale l'elemento materiale della violenza proprio della condotta del soggetto che si dà alla fuga alla guida di una autovettura non limitandosi a cercare di sottrarsi all'inseguimento, ma ponendo deliberatamente in pericolo, con una condotta di guida obiettivamente pericolosa, l'incolumità personale degli agenti che avevano ordinato al ricorrente di fermarsi, che è stata posta a rischio prima ancora che iniziasse la fuga, dato che in tal caso la violenza viene a coincidere con il momento in cui ci si oppone all'atto d'ufficio e se ne impedisce il compimento.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 24843 del 17/08/2022
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Querela di falso - Atto pubblico - Qualificazione - Costituiscono atti pubblici, a norma dell'art. 2699 c.c., soltanto quelli che i pubblici ufficiali formano nell'esercizio di pubbliche funzioni certificative delle quali siano investiti dalla legge, con la conseguenza che esulano, quindi, dalla previsione della indicata norma gli atti dei pubblici ufficiali che non siano espressione di tali funzioni certificative, quali relazioni di servizio ed allegati verbali di rilevamenti tecnici.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione I, sentenza numero 23191 del 14/06/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 192 del Codice della Strada e art. 575 c.p. - Obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti - Anche l'azione dell'investimento stradale ben può sostanziare il tentativo di omicidio quando essa risulti teleologicamente orientata a cagionare la morte o sia obiettivamente idonea a provocare l'evento, mettendo in pericolo la vita e non soltanto l'incolumità fisica e sia, altresì, diretta in modo non equivoco a provocare detto evento.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione II, sentenza numero 21778 del 06/06/2022
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Espletamento dei servizi di polizia stradale - Qualifica di ufficiale ed agente di pubblica sicurezza anche se liberi dal servizio - Gli ufficiali ed agenti della Polizia di Stato sono considerati in servizio permanente nel senso che non cessano dalla loro qualifica di pubblici ufficiali pur se liberi dal servizio, essendo anche in tali circostanze tenuti ad esercitare le proprie funzioni, ove si verifichino i presupposti di legge.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 6979 del 03/03/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 200 del Codice della Strada - Contestazione e verbalizzazione delle violazioni - Sanzione amministrativa - Opposizione - Fede privilegiata - Nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa è ammessa la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale di accertamento come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l'atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile contraddittorietà oggettiva.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione I, sentenza numero 6918 del 25/02/2022
Circolazione Stradale - Artt. 11, 12, 192 del Codice della Strada e 651 CP - Servizi di polizia stradale, obbligo verso funzionari, ufficiali ed agenti e rifiuto di fornire le proprie generalità - La potestà del pubblico ufficiale, in questo caso appartenente alla Polizia Locale, di richiedere indicazioni sulla identità personale sullo stato o su altre qualità personali, non è circoscritta alla ipotesi che il soggetto attivo della contravvenzione sia responsabile di un reato o di un illecito amministrativo, ed il reato sussiste anche quando esibisce successivamente i propri documenti ai Carabinieri giunti sul posto.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 6604 del 23/02/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 192 del Codice della Strada e art. 337 c.p. - Obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti che espletano servizi di polizia stradale - Resistenza a un pubblico ufficiale - Presupposti per la configurabilità del reato - Qualora non sussista prova di un comportamento volto ad operare un diretto condizionamento dell'azione degli agenti, attraverso una condotta oppositiva diretta, con violenza o minaccia, ad ostacolare o impedire l'attività istituzionale, deve escludersi la natura violenta dell'azione e concludersi che questa si è risolta in una mancata collaborazione, non sufficiente ad integrare il reato di resistenza a un pubblico ufficiale.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 5378 del 15/02/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 218 del Codice della Strada e art. 328 C.P. - Sanzione accessoria della sospensione della patente di guida - Mancata tempestiva esecuzione della comunicazione da parte del comandante di una stazione dei Carabinieri - Omissione di atti di ufficio - Insussistenza - In tema di omissione di atti di ufficio, per atto da eseguirsi senza ritardo per ragione di giustizia, s'intende solo un ordine o provvedimento autorizzato da una norma giuridica per la pronta attuazione del diritto obiettivo e diretto a rendere possibile, o più agevole, l'attività del giudice, del pubblico ministero o degli ufficiali di polizia giudiziaria. Non è possibile sostenere, se non con una genericità ed astrattezza difficilmente conciliabili con l'esigenza di tassatività delle norme penali incriminatrici, che la possibilità di circolazione alla guida di un veicolo di una sola persona non autorizzata, quale effetto dell'omissione dell'atto dovuto da parte del pubblico ufficiale, sia di per sè tale da esporre a pericolo l'incolumità o il patrimonio della comunità sociale di un dato territorio, intesa nel suo complesso.

.Corte dei Conti Liguria, Sezione Giurisdizionale, sentenza numero 26 del 11/02/2022
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 177 del Codice della Strada - Circolazione degli autoveicoli e motoveicoli adibiti a servizi di polizia - Espletamento di servizi urgenti di istituto - Dispositivo acustico supplementare di allarme e di segnalazione visiva a luce lampeggiante - Sussistenza di un comportamento gravemente colposo - Dimostrazione - Nel caso di incidente stradale che vede coinvolti autoveicoli e motoveicoli adibiti a servizi di polizia senza che fosse in funzione il dispositivo acustico supplementare di allarme e, se presente, quello di segnalazione visiva a luce lampeggiante, il comportamento del conducente deve essere valutato in relazione alle concrete circostanze che hanno caratterizzato l'intervento, poiché la colpa grave, in quanto elemento costitutivo della responsabilità amministrativa, è da correlarsi non alla mera inosservanza delle norme del codice stradale, ancorché di notevole importanza, oppure a una qualsiasi manifestazione di negligenza, imprudenza o imperizia, bensì a una condotta pericolosa che appaia in spregio delle basilari regole di prudenza e perciò atta a determinare, con elevato tasso di probabilità, la verificazione dell'evento dannoso.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - sottosezione Lavoro, ordinanza numero 4480 del 11/02/2022
Circolazione Stradale - Artt. 11 e 12 del Codice della Strada e art. 1, commi 563 e 564 della Legge n. 266 del 2005 - Servizi di polizia stradale - Incidente stradale - Status "vittima del dovere" - Presupposti - L'investimento dell'appartenente all'organo di polizia stradale intento ad ausiliare le attività di soccorso mediante gestione della circolazione in condizioni ambientali estreme rientra nel riconoscimento dello status di "vittima del dovere" in quanto l'attività prestata è volta alla tutela della pubblica incolumità.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 30136 del 02/08/2021
Circolazione Stradale - Artt. 12 del Codice della Strada e art. 341-bis c.p. - Oltraggio a pubblico ufficiale - Elementi costitutivi del reato - Per la configurazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale non è richiesto che la frase oltraggiosa sia effettivamente percepita dal destinatario, ma è necessaria la correlazione fra l'offesa e lo svolgimento delle funzioni del funzionario pubblico, che la frase ingiuriosa offenda congiuntamente l'onore ed il prestigio del pubblico ufficiale (cioè tanto il sentimento e la percezione che il pubblico ufficiale abbia della propria dignità personale correlata alla qualifica, quanto la stima e la considerazione che il funzionario pubblico abbia nel contesto sociale) e che l'azione si svolga in luogo pubblico o aperto al pubblico ed in presenza di più persone estranee alla Pubblica Amministrazione (civili) ovvero di pubblici ufficiali che si trovino sul posto non in quanto intenti al compimento dell'atto d'ufficio che ha generato o nel cui contesto si è realizzata la condotta oltraggiosa.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 18462 del 04/09/2020
Circolazione Stradale - Art. 12, 174 e 178 del Codice della Strada - Esame dei registri di servizio ed attività dei conducenti - Contestazione delle violazioni - Competenze - In tema di violazioni delle disposizioni previste dall'art. 174 C.d.S., la competenza a svolgere l'esame dei registri di servizio, i dati relativi alle attività dei conducenti dei veicoli ed irrogare le relative sanzioni appartiene, oltre che ai soggetti normalmente preposti alla sicurezza stradale, anche all'ispettorato del lavoro.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 2748 del 30/01/2019
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 200 del Codice della Strada - Espletamento dei servizi di polizia stradale - Ambiti territoriali di appartenenza - Gli appartenenti alla polizia municipale hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nel territorio di appartenenza e possono accertare tutte le violazioni in materia di sanzioni amministrative limitatamente al tempo in cui sono in servizio, a differenza di altri corpi quali la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di finanza etc., i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 17061 del 05/04/2017
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 192 del Codice della Strada e art. 337 c.p. - Resistenza a pubblico ufficiale - Elementi del reato - Nel reato di resistenza a pubblico ufficiale, la violenza o minaccia deve consistere in un comportamento idoneo ad opporsi all'atto che il pubblico ufficiale sta legittimamente compiendo, in grado di ostacolarne la realizzazione; in mancanza di elementi che rendano evidente la messa in pericolo per la pubblica incolumità e l'indiretta coartazione psicologica dei pubblici ufficiali, l'indagato non deve rispondere di tale reato.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione VI, sentenza numero 35826 del 01/10/2007
Circolazione Stradale - Artt. 12 e 192 del Codice della Strada e art. 337 c.p. - Obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti - Resistenza a un pubblico ufficiale - Ad integrare l'elemento materiale del reato di resistenza a pubblico ufficiale è sufficiente la violenza o la minaccia c.d. impropria esercitata anche su persona diversa dal pubblico ufficiale operante o sulle cose e che comprende ogni comportamento idoneo ad impedire, a ostacolare o a frustrare l'esplicazione della pubblica funzione, giacché anche in tal caso sussiste, sotto il profilo psicologico, la volontà di opporre una forza di resistenza positiva all'attività del pubblico ufficiale. In riferimento alla fuga, lo integra quando questa si estrinsechi con modalità tali da evidenziare il chiaro proposito d'interdire od ostacolare al pubblico ufficiale il compimento del proprio ufficio, come percorrere ad alta velocità le strette vie frequentate da molta gente, determinando così situazione di generale pericolo, concretizzatasi in una minaccia indiretta che ostacoli la regolare esplicazione della pubblica funzione.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, sentenza numero 1412 del 23/01/2007
Circolazione Stradale - Artt. 11, 12, 192 e 202 del Codice della Strada - Mancato arresto del veicolo all'invito degli agenti che espletano i servizi di polizia stradale - Mancata indicazione della sanzione sul verbale notificato successivamente - Irrilevanza - Nessuna norma impone la comunicazione al trasgressore della sanzione edittale da corrispondere in caso di violazione notificata successivamente per avere omesso di arrestare il veicolo all'invito imposto degli agenti che espletano i servizi di polizia stradale poiché il diritto di difesa non resta in concreto menomato dalla mancata conoscenza della sanzione astrattamente prevista dalla norma che prevede il comportamento illecito, purchè nel verbale notificato siano indicati non tanto il precetto violato quanto, soprattutto, la condotta materiale che ne integra la violazione, anche nel caso in cui si stata erroneamente indicata la norma applicabile, potendo gli elementi mancanti essere conosciuti dal trasgressore con l'uso della normale diligenza.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione I, sentenza numero 22366 del 19/10/2006
Circolazione Stradale - Artt. 11, 12 e 200 del Codice della Strada - Servizi di polizia stradale - Accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie - Competenze territoriali - Centri abitati - Gli agenti ed ufficiali di polizia municipale, in tema di accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, in quanto organi di polizia giudiziaria con competenza estesa all'intero territorio comunale, hanno il legittimo potere di accertare le violazioni in materia di circolazione stradale punite con sanzioni amministrative pecuniarie in tutto tale territorio, senza che tale potere risulti da alcuna norma condizionato a singoli atti di investitura, sia all'interno che fuori dai centri abitati.

 

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