GIURISPRUDENZA
CODICE DELLA STRADA
Anno 2024

Sezione curata da: Palumbo Salvatore e Molteni Claudio

 

Corte di Giustizia Unione Europea

.Corte di giustizia Unione Europea, Sezione I, sentenza numero C-218/22 del 18/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Dipendenti pubblici - Termine del rapporto di lavoro - Ferie non godute - Indennità finanziaria - Al lavoratore dell'ente pubblico che pone fine volontariamente al rapporto di lavoro, dimostrando di non aver goduto delle ferie nel corso di detto rapporto di lavoro per ragioni indipendenti dalla sua volontà, va corrisposta un’indennità finanziaria per i giorni di ferie annuali retribuite maturati sia nell’ultimo anno di impiego sia negli anni precedenti e non goduti alla data della cessazione del rapporto di lavoro, senza che possano essere addotte considerazioni puramente economiche, quali il contenimento della spesa pubblica.

 

Sentenze Corte Costituzionale

.Corte Costituzionale, sentenza numero 52 del 28/03/2024
Circolazione Stradale - Art. 214 del Codice della Strada - Fermo amministrativo del veicolo - Circolazione del veicolo durante il periodo in cui è sottoposto al fermo amministrativo - Questione di legittimità costituzionale - Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 214, comma 8, del C.d.S. in riferimento all’art. 3 della Costituzione nella parte in cui dispone che "Si applicano le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e della confisca del veicolo", anziché "Può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente e si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo" prevedendo così, automaticamente, la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente in caso di violazione degli obblighi del custode del veicolo sottoposto a fermo amministrativo, con la conseguenza che l’automatismo di tale sanzione accessoria impedisce ogni valutazione, da un lato, della gravità della violazione dei doveri di custodia nel caso specifico e, dall’altro lato, delle ripercussioni che la revoca della patente ha sulla vita del soggetto nominato custode.

 

Sentenze Consiglio di Stato - T.A.R.

.Consiglio di Stato, Sezione III, sentenza numero 3843 del 26/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 204-bis e 218 del Codice della Strada - Patente di guida - Circolazione durante il periodo di sospensione - provvedimento di revoca - Opposizione - Competenza - Nell'ipotesi in cui venga contestato il provvedimento di revoca della patente, applicato in funzione di sanzione accessoria per il caso di guida durante il periodo di sospensione della validità del documento di guida in violazione dell'art. 218, comma 6, del C.d.S., l'impugnazione deve essere proposta davanti al giudice di pace; la giurisdizione del giudice ordinario è infatti estesa a tutti i casi nei quali la legge considera la revoca della patente di guida come sanzione accessoria di illeciti amministrativi connessi a violazioni del C.d.S..

.Consiglio di Stato, Sezione V, ordinanza su domanda cautelare numero 198 del 19/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 78 del Codice della Strada - Portasci e portabiciclette - Proposta di riforma di ordinanza cautelare - Accoglimento - Trasmissione al Tar per la sollecita fissazione dell'udienza di merito - Accolto l’appello avverso l'ordinanza di primo grado del TAR Lazio di rigetto dell’istanza cautelare di sospensiva delle circolari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti numeri 25981 del 06/09/2023 e n. 30187 del 12/10/2023 che determinavano le caratteristiche e delle modalità di installazione delle strutture portascì e portabiciclette, applicate a sbalzo posteriormente, o sul gancio di traino a sfera sui veicoli di categoria M1.

.Consiglio di Stato, Sezione V, ordinanza su domanda cautelare numero 196 del 19/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 78 del Codice della Strada - Portasci e portabiciclette - Proposta di riforma di ordinanza cautelare - Accoglimento - Trasmissione al Tar per la sollecita fissazione dell'udienza di merito - Accolto l’appello avverso l'ordinanza di primo grado del TAR Lazio di rigetto dell’istanza cautelare di sospensiva delle circolari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti numeri 25981 del 06/09/2023 e n. 30187 del 12/10/2023 che determinavano le caratteristiche e delle modalità di installazione delle strutture portascì e portabiciclette, applicate a sbalzo posteriormente, o sul gancio di traino a sfera sui veicoli di categoria M1.

.Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza numero 282 del 09/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - Istituzione di una ZTL con divieto di accesso 24 ore su 24 ore di tutti i giorni dell'intero anno solare - Ingresso dei residenti senza sosta solo in determinati periodi dell'anno - E' costituzionalmente legittima una previsione come quella dell'art. 7 del Codice della strada di istituire una ZTL 24 ore al giorno e per l'intero anno solare in quanto l'art. 16 della Costituzione consente limitazioni giustificate in funzione di altri interessi pubblici egualmente meritevoli di tutela; la parziale limitazione della libertà di locomozione e di iniziativa economica, inoltre, è giustificata laddove derivi dall'esigenza di tutela rafforzata di patrimoni culturali e ambientali, specie di rilievo mondiale o nazionale, così come pure è legittima la diversità del regime circolatorio in base al tipo, alla funzione e alla provenienza dei mezzi di trasporto, specie quando una nuova disciplina sia introdotta gradualmente e senza soluzioni di continuità.

.Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza numero 98 del 03/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 119 e 128 del Codice della Strada - Revisione della patente di guida - Parere della C.M.L. - Temporanea inabilità del titolare - Opposizione - Legittimazione passiva - Le Commissioni Mediche Locali, nel momento in cui sono chiamate a rendere il parere di idoneità fisica per la guida di autoveicoli ed ai fini del rinnovo della patente di guida, agiscono quali organi consultivi del Ministero dei Trasporti, oggi M.I.T.; pertanto il provvedimento conclusivo abilitativo è nella sicura competenza ed attribuzione del predetto Ministero, che consta di articolazioni territoriali periferiche costituite dagli Uffici della M.C.T.C., incardinate nel Ministero. Eventuali asseriti vizi degli atti preparatori ed endoprocedimentali si riflettono more solito sul provvedimento conclusivo del procedimento e possono essere fatti valere in sede di impugnazione di esso, con conseguente piena e sicura legittimazione passiva del Ministero dei Trasporti.

 

Sentenze Corte dei Conti

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Sentenze Corte di Cassazione Penale

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 16689 del 22/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 218 e 222 del Codice della Strada e art. 589-bis del c.p. - Omicidio stradale - Esclusione delle aggravanti circa l'uso di sostanze alcoliche o stupefacenti - Applicazione della pena su richiesta - Sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida - Motivazioni - In tema di omicidio stradale il giudice che, in assenza delle circostanze aggravanti della guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, applichi la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida in luogo di quella, più favorevole, della sospensione, deve dare conto, in modo puntuale, delle ragioni che lo hanno indotto a scegliere il trattamento più sfavorevole sulla base dei parametri di cui all'art. 218, comma 2, C.d.S..

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 14713 del 10/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 186 e 224-ter del Codice della Strada - Reato di guida in stato di ebrezza - Aggravante del reato in ore notturne - Applicazione della pena su richiesta - Sanzione accessoria della sospensione della patente di guida - Omessa confisca del veicolo - Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool, la lamentata richiesta, puramente esplorativa, dell'omessa confisca del veicolo, "qualora lo stesso dovesse appartenere all'imputato", rende il ricorso inammissibile.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 14706 del 10/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 141, 172 del Codice della Strada e art. 589-bis c.p. - Reato di omicidio stradale - Responsabilità delle parti coinvolte - La condotta colposa della vittima del sinistro stradale, che non indossa la cintura di sicurezza e che non aziona i dispositivi lampeggianti dinanzi all'ostacolo costituito dalla caduta di un grande ramo da un albero che si trovava ai bordi della strada, non è comunque idonea ad escludere la rilevanza causale della condotta tenuta dal conducente che sopraggiunge ad una velocità superiore al limite consentito nel tratto di strada percorsa in occasione di condizioni metereologiche avverse, tanto da costituire l'innesco dell'incidente con esito mortale, in quanto lo stesso si sarebbe comunque dovuto trovare nelle condizioni per rispettare la regola cautelare imposta dall'art. 141 del codice della strada.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 14069 del 08/04/2024
Circolazione Stradale - Art. 193 del Codice della Strada e art. 589-bis c.p. - Reato di omicidio o lesioni stradale - Procurata morte o lesioni di una o più persone - Concorso formale di più reati - Determinazioni - Termini di prescrizione - Il reato di omicidio colposo plurimo non è configurabile come reato unico ma come concorso formale di più reati, unificati soltanto "quoad poenam", sicché il termine di prescrizione del reato va computato con riferimento a ciascun evento di morte o di lesioni, dal momento in cui ciascuno di essi si è verificato.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 13394 del 03/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 218, 222 e 224 del Codice della Strada e art. 589-bis c.p. - Omicidio stradale - Patente di guida - Sanzione amministrativa accessoria della sospensione - Durata - Motivazioni - Anche quando la sentenza impugnata non abbia espressamente illustrato le ragioni della disposta durata della sospensione della patente di guida, queste possono essere ricavate anche dalla motivazione afferente ai profili di responsabilità del prevenuto, seppure in concorso della vittima, così da giustificare la statuizione inerente alla durata della sanzione amministrativa accessoria, evidenziando la gravità della violazione.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 12178 del 25/03/2024
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Reato di guida in stato di ebbrezza alcolica - Facoltà di farsi assistere dal difensore - Presenza del difensore - Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool, l'avvertimento della facoltà di farsi assistere da un difensore deve essere rivolto al solo conducente quando viene avviata la procedura strumentale dell'alcolemia nei suoi confronti e non anche al suo difensore, il quale ha facoltà di presenziare alle operazioni senza avere diritto di essere preventivamente avvisato.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 12172 del 25/03/2024
Circolazione Stradale - Artt. 220 e 224-bis del Codice della Strada - Disposizioni generali in temi di reati - Regime di affidamento in prova ai servizi sociali - Impedimento a comparire - Illegittimità della dichiarazione di assenza - Infondatezza - Il soggetto che si trovi in regime di affidamento in prova ai servizi sociali non può invocare il legittimo impedimento a comparire, anche nel caso in cui non abbia ottenuto, pur avendone fatto richiesta, l'autorizzazione a partecipare all'udienza, atteso che l'affidamento in prova al servizio sociale non è una misura restrittiva della libertà personale per il quale non necessita di alcuna autorizzazione a partecipare all'udienza, ma una modalità del trattamento in regime di libertà per la quale è sufficiente solo notiziare tempestivamente il servizio sociale.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 11582 del 20/03/2024
Circolazione Stradale - Artt. 186, 187, 218 e 222 del Codice della Strada - Omicidio stradale - Revoca della patente di guida - Applicazione della sanzione accessoria - Automatismo - Esclusione - Per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 88/2019, il giudice che applichi la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida, in luogo di quella, più favorevole, della sospensione, deve dare conto, in modo puntuale, delle ragioni che lo hanno indotto a scegliere il trattamento più sfavorevole, poiché è stato escluso qualsiasi automatismo nella revoca della patente di guida qualora non siano state contestate le circostanze previste dalla guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 9906 del 08/03/2024
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Reato di guida in stato di ebbrezza alcolica - Aggravante del reato per aver provocato un incidente stradale - Applicazione delle sanzioni accessorie - La condanna del conducente resosi responsabile del reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool nella sua forma più grave e con l'aggravante dell'avere provocato un incidente stradale, comporta obbligatoriamente la sanzione accessoria della revoca della patente di guida, e non la sua sospensione.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 9180 del 04/03/2024
Circolazione Stradale - Art. 193 del Codice della Strada e art. 589-bis c.p. - Omicidio stradale - Circostanze attenuanti - Risarcimento del danno - Manifestazione di volontà riparatoria - Ai fini dell'applicabilità dell'attenuante comune di cui all'art. 62 n. 6 prima ipotesi c.p., non è necessario prendere in esame l'oggettività giuridica del reato, essendo compito del giudice accertare esclusivamente se l'imputato, prima del giudizio, abbia integralmente riparato il danno mediante adempimento delle obbligazioni risarcitone e/o restitutorie che, ai sensi dell'art. 185 c.p., trovano la loro fonte nel reato e se, qualora il risarcimento sia avvenuto ad opera di un terzo, l'imputato abbia manifestato una concreta volontà riparatoria.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 7411 del 20/02/2024
Circolazione Stradale - Art. 189 del Codice della Strada - Comportamento in caso di incidente - Inottemperanza all'obbligo di fermarsi e di prestare assistenza alle persone ferite - Stato di necessità - La sussistenza dello stato di necessità, avanzato a discolpa dall'indagato per il reato di fuga dopo un investimento e quello di mancata prestazione dell'assistenza occorrente, deve basarsi non già su un mero criterio soggettivo, riferito al solo stato d'animo dell'agente consistente dalla volontà di prestare assistenza al famigliare caduto poco prima, bensì su dati di fatto concreti, tali da giustificare l'erroneo convincimento in capo all'imputato di trovarsi in tale stato.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 7199 del 19/02/2024
Circolazione Stradale - Art. 187 del Codice della Strada - Semaforo rosso - Reato di guida in stato di alterazione psico fisica per uso di sostanze stupefacenti - Ai fini della configurabilità del reato di guida in stato di alterazione psico fisica per uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, non è sufficiente che il conducente si sia posto alla guida del veicolo subito dopo aver assunto droghe, ma è necessario che egli abbia guidato in stato di alterazione causato da tale assunzione.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 7197 del 19/02/2024
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza - Rifiuto di sottoporsi agli accertamenti - Lavori di pubblica utilità - Mancata applicazione - Presupposti - Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool all'imputato che ha già beneficiato in passato della sostituzione della pena detentiva con i lavori di pubblica utilità non è concedibile ulteriormente il beneficio medesimo alla luce del disposto dell'art. 186, comma 9-bis del C.d.s., ai sensi del quale "Il lavoro di pubblica utilità può sostituire la pena per non più di una volta.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 5650 del 09/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 218, 219 e 222 del Codice della Strada - Reati di omicidio o lesioni stradali - Revoca della patente - Automatismo - Valutazione del giudice - Pur essendo riconosciuta la legittimità della revoca automatica della patente in caso di condanna per reati stradali aggravati dallo stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica per l'assunzione di droghe, per le altre ipotesi di condanna per omicidio o lesioni stradali è escluso l'automatismo e riconosciuto al giudice il potere di valutare, caso per caso, se applicare, in alternativa alla revoca, la meno grave sanzione della sospensione della patente.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 5647 del 09/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 193 del Codice della Strada e art. 590-bis C.P. - Sinistro stradale - Reato di lesioni stradali gravi o gravissime - Risarcimento - Dichiarazione liberatoria - In tema di risarcimento del danno derivante da reato, la dichiarazione liberatoria rilasciata dalla parte civile all'esito della transazione intercorsa con il terzo garante coobbligato, in solido con l'autore del reato, non può ritenersi operante nei confronti dell'imputato in relazione alla parte di debito riferibile in via esclusiva a quest'ultimo e alle voci di danno non rientranti nella transazione.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 5646 del 09/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 186, 187 e 224 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza alcolica - Procedimento con messa alla prova con esito positivo dell'istituto - Revoca patente e confisca del veicolo - Competenze - Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool o in stato di alterazione psico fisica per uso di sostanze stupefacenti, il giudice che dichiari l'estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova non può applicare la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida e della confisca del veicolo, di competenza del Prefetto, in considerazione della sostanziale differenza tra l'istituto della messa alla prova, che prescinde dell'accertamento di penale responsabilità, e le ipotesi di applicazione della sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, previste dagli artt. 186, comma 9-bis e 187, comma 8-bis, C.d.S..

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 1958 del 17/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 141, 191 e 193 del Codice della Strada - Incidente stradale - Investimento di pedone - Omicidio stradale - Presunta inevitabilità dell'evento in relazione al comportamento del pedone - Valutazione - Nello specifico campo della circolazione stradale, compreso quello del pedone intento nell'attraversamento della careggiata, trova opportuno temperamento nell'opposto principio secondo il quale l'utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui, purché rientri nel limite della prevedibilità.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 1947 del 17/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 186 - Guida in stato di ebbrezza - Prelievo ematico presso una struttura sanitaria - Facoltà di farsi assistere dal difensore - Omesso avviso - Deduzione della nullità - Termine - Il mancato avviso al conducente da sottoporre all'esame alcolimetrico della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia determina una nullità di ordine generale e, (anche) in caso di procedimento per decreto, il momento ultimo entro il quale la nullità può essere dedotta dalla parte va individuato nella deliberazione della sentenza di primo grado e non nella presentazione dell'atto di opposizione al decreto stesso.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 1938 del 17/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza - Prelievo ematico presso una struttura sanitaria - Facoltà di farsi assistere dal proprio difensore - Nella di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool, l'avvertimento del diritto all'assistenza del difensore rivolto all'indagato dalla polizia giudiziaria per il compimento degli atti, da espletarsi presso una struttura sanitaria, non necessita di formule sacramentali, purché esso sia idoneo al raggiungimento dello scopo; nella circostanza l'avviso può essere formulato anche solo in forma orale, senza che sia necessaria la redazione di uno specifico verbale attestante la comunicazione all'indagato della predette facoltà.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 1875 del 16/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 218 e 222 del Codice della Strada - Omicidio stradale - Applicazione della pena su richiesta - sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida - Durata - Motivazione - A seguito della pronuncia di incostituzionalità in relazione all'art. 222, comma 2 C.d.S. con la sentenza n. 88/2019 della Corte Costituzionale, per i reati di cui agli artt. 589-bis c.p. e 590-bis c.p., il giudice può disporre, in alternativa alla revoca della patente di guida, la sospensione della stessa; ma ciò non esime il giudice dall'obbligo di indicare le ragioni sottese alla scelta della misura della sanzione amministrativa accessoria alla luce dei parametri dettati dall'art. 218, comma 2 C.d.S.; tanto più qualora ritenga di determinarla in misura superiore alla media edittale.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 1730 del 15/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 222 del Codice della Strada - Sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida - Adozioni del provvedimento - Modalità di applicazione - Nell'art. 222 cod. strada che contempla la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida, l'automatismo della risposta sanzionatoria, non graduabile in ragione delle peculiarità del caso, può giustificarsi solo per le più gravi violazioni contemplate dalle ipotesi aggravate, sanzionate con le pene rispettivamente più gravi, dal secondo e dal terzo comma sia dell'art. 589-bis, sia dell'art. 590-bis cod. pen.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 1711 del 15/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 189 del Codice della Strada ed artt. 589-bis e 589-ter c.p. - Omicidio stradale e fuga del conducente - Comportamento in caso di incidente - Sussiste il reato di omicidio stradale e fuga a carico del conducente che, dopo l'incidente stradale, dimostrando di agire lucidamente, intenzionalmente si allontana dalla località del sinistro parcheggiando dapprima il suo veicolo e poi a bordo di un taxi, informandosi poi, presso il conducente di un'auto pubblica, della eventuale presenza di telecamere in zona.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 658 del 09/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 141, 190 e 191 del Codice della Strada - Comportamento dei pedoni e dei conducenti nei confronti dei pedoni - Attraversamento della carreggiata - Investimento di pedone - Comportamento negligente ed imprudente - Responsabilità - La prevedibilità che il pedone attraversi la carreggiata, pur con comportamento negligente, imprudente e con incedere lento al di fuori degli attraversamenti pedonali su di un tratto rettilineo e con buona visibilità configura il reato di omicidio colposo per il conducente del motociclo che lo investe.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 23 del 02/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 186 e 218 del Codice della Strada - Reato di guida in stato di ebbrezza alcolica - Aggravante del reato in ore notturne - Veicolo intestato a terzi - sospensione della patente di guida - Durata - Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool commessa col veicolo intestato a terzi, la norma prevede che la durata della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida sia raddoppiata rispetto alla durata fissata da uno a due anni.

 

Sentenze Corte di Cassazione Civile

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 10505 del 18/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 45 e 142 del Codice della Strada - Velocità - Apparecchiatura autovelox - Legittimità dell'accertamento - Procedimento di approvazione e di omologazione - Distinzione - E' condivisibile la distinzione tra il procedimento di approvazione e omologazione del prototipo dell'apparecchio autovelox utilizzato per l'accertamento del superamento del limite massimo di velocità in quanto i procedimenti hanno caratteristiche, natura e finalità diverse; la sola approvazione dell'apparecchio, senza la necessaria omologazione ministeriale, rende illegittimo dell'accertamento, poiché solo l'omologazione ministeriale autorizza la riproduzione in serie di un apparecchio testato in laboratorio, con attribuzione della competenza al Ministero per lo sviluppo economico.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, sentenza numero 8846 del 03/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 142 e 204-bis del Codice della Strada - Limiti di velocità - Superamento - Autovelox - Giudizio di opposizione ad ordinanza ingiunzione - Rilievo fotografico non trasmesso dal Prefetto - In tema di violazione dei limiti di velocità nella circolazione stradale, rilevabili, a norma del comma 6 dell'art. 142 del C.d.S. a mezzo di apparecchiature debitamente omologate, è ininfluente che, nel giudizio di opposizione proposto avverso la relativa ordinanza ingiunzione di pagamento della sanzione amministrativa, il Prefetto non trasmetta il rilievo fotografico effettuato a mezzo di apparecchiatura "autovelox".

.Corte di Cassazione Civile, Sezione lavoro, ordinanza numero 8642 del 02/04/2024
Circolazione Stradale - Art. 12 del Codice della Strada - Accertamenti di infrazioni - Sistema di controllo sulle procedure di inserimento dei dati - Responsabilità dirigenziali - Sanzioni disciplinari - Il dovere di "sovrintendere, nell'esercizio del proprio potere direttivo, al corretto svolgimento dell'attività del personale, anche di livello dirigenziale, assegnato alla struttura, nonché al rispetto delle norme del codice di comportamento e disciplinare" non può non implicare quello di controllare il processo lavorativo e l'operato del personale a esso addetto, guidandone, con direttive di carattere generale, le attività, tra cui quelle di data entry.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 8397 del 28/03/2024
Circolazione Stradale - Artt. 7, 158 e 198 del Codice della Strada - ZTL - Divieto di fermata e di sosta dei veicoli prolungato nel tempo - Istituto della continuazione - Inidoneità dei rimedi - Il trasgressore che lascia il veicolo in panne in sosta vietata per oltre un mese in una Zona a Traffico Limitato senza adoperarsi per spostare autonomamente il mezzo o, in alternativa, avvisare la Polizia Municipale dell'accaduto per ottenerne la collaborazione ai fini della rimozione in caso d'impossibilità di deroga temporanea al divieto, non può invocare l'errore sul fatto ed escludendo anche, nella fattispecie, l'applicabilità dell'istituto della continuazione.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 8313 del 27/03/2024
Circolazione Stradale - Art. 157 del Codice della Strada - Sosta in area parcometro senza esposizione del ticket per la sosta - Malfunzionamento o non funzionamento della modalità di pagamento - La mancata esposizione del ticket per la sosta in area parcometro spetta al fruitore della stessa, e la prova dei fatti impeditivi del pagamento non si esaurisce con la sola dimostrazione del malfunzionamento o non funzionamento del pagamento mediante la sola carta di credito, ma l'impedimento al pagamento deve estendersi anche alla impossibilità di procedere con una qualsiasi altra modalità di pagamento, incluso il versamento del danaro contante (es. moneta).

.Corte di Cassazione Civile, Sezione III, ordinanza numero 8244 del 27/03/2024
Circolazione Stradale - Incidente stradale - Risarcimento - Area non equiparabile alla strada pubblica - L'art. 122 cod. ass., norma generale che fissa i presupposti di tutte le azioni previste dal codice delle assicurazioni intende, per circolazione su aree equiparate alle strade, quella effettuata su ogni spazio ove il veicolo possa essere utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale, e pertanto estende il risarcimento dovuto al sinistro stradale anche alle aree private.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione III, ordinanza numero 6539 del 12/03/2024
Circolazione Stradale - Art. 14 del Codice della Strada e art. 2043 c.c. - Sinistro stradale - Danno cagionato da animali - Fauna selvatica - Responsabilità - Risarcimento del danno - Quando si invoca il risarcimento dei danni cagionati dalla fauna selvatica, ed il conducente del veicolo prova di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno, dimostrando di aver adottato ogni opportuna cautela nella propria condotta di guida e che la condotta dell'animale selvatico ha avuto effettivamente ed in concreto un carattere di tale imprevedibilità ed irrazionalità, trova applicazione la presunzione di responsabilità come per i danni cagionati da animali domestici in quanto le specie selvatiche protette, ricadono nel patrimonio indisponibile dello Stato e sono affidate alla Regione, quale ente competente a gestire la fauna selvatica in funzione della tutela generale dell'ambiente e dell'ecosistema.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, sentenza numero 5124 del 27/02/2024
Circolazione Stradale - Art. 6 del Codice della Strada - Sanzioni amministrative - Circolazione senza autorizzazione nell'area aeroportuale rientrante nel territorio di altro Comune - Competenza territoriale - Il criterio della competenza territoriale non è rinvenibile solo nel territorio del comune cui appartiene l'area aeroportuale, ma si estende necessariamente all'intera estensione della stessa nel caso in cui la suddetta area aeroportuale comprenda più comuni. La speciale competenza attribuita dal c.d.s. all'autorità aeroportuale in materia di circolazione stradale all'interno dell'area di competenza comporta che, nel caso in cui essa ricada su più comuni, la predetta autorità possa avvalersi ai fini dell'espletamento del servizio di polizia e dell'accertamento delle violazioni, in coordinamento con i comuni interessati, di tutti i corpi di polizia municipale dei diversi comuni.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 4811 del 23/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 100 e 103 del Codice della Strada - Targhe di immatricolazione degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi ed obblighi conseguenti alla loro cessazione dalla circolazione - L'autocarro con rimorchio condotto dal dipendente della società proprietaria del complesso veicolare cessato dalla circolazione munito delle targhe originarie rilasciate regolarmente dall'organismo preposto, e per le quali non si è provveduto alla sua cancellazione dall'archivio all'uopo istituito, non viola il disposto contenuto nell'art. 100, comma 12 del C.d.S., che punisce la circolazione di un veicolo munito di targa non propria o contraffatta, intesa nel senso che la violazione sussiste quando la targa di cui il veicolo è provvisto appartiene ad un altro mezzo o risulta comunque oggetto di contraffazione, ma viola il disposto contenuto nell'art. 103, comma 12 del C.d.S..

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 4040 del 14/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 40 e 157 del Codice della Strada - Arresto, fermata e sosta dei veicoli - Segnali orizzontali - Stalli di sosta - L'art. 157, comma 5 del C.d.S. regola la sosta dei veicoli nelle zone all'uopo predisposte per la loro collocazione nel modo prescritto dalla segnaletica; per tale motivo il posizionamento del veicolo deve avvenire esclusivamente negli stalli delimitati dalla segnaletica orizzontale e non, più in generale, irregolarmente all'interno dell'area di sosta, anche se a pochi metri dagli stalli.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 3335 del 06/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 45 e 142 del Codice della Strada - Autovelox - Verifiche periodiche di funzionalità e taratura - Indicazioni - La produzione nel giudizio di merito del certificato di taratura, dal quale risulta l'esecuzione di una verifica periodica di funzionalità e taratura dell'apparecchio autovelox, deve essere fornito attraverso puntuali indicazioni necessarie ai fini della relativa individuazione con riferimento alla sequenza dello svolgimento del processo inerente alla documentazione, al fine di renderne possibile l'esame, con precisazione dell'esatta collocazione nel fascicolo d'ufficio o in quello di parte; la mancanza anche di una sola di tali indicazioni rende il relativo motivo inammissibile.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 3245 del 05/02/2024
Circolazione Stradale - Artt. 186 e 223 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza alcolica - Sospensione cautelare della patente - Esito favorevole della visita medica - Conseguenze - Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool la prevista sospensione provvisoria della patente costituisce l’anticipazione della sanzione accessoria irrogabile all’esito dell’accertamento giudiziale del reato, e l’imposizione della visita medica non è prevista in funzione della verifica della cessazione, ovvero della persistenza delle esigenze cautelari sottese al provvedimento prefettizio di cui all’art. 223, comma 1, CdS, ed il suo esito positivo non annulla l’adozione del provvedimento della sospensione provvisoria della patente di guida.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione III, sentenza numero 2376 del 24/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 14 e 193 del Codice della Strada - Buca presente nel manto stradale - Inciampo da parte del pedone - Responsabilità da cose in custodia - Risarcimento - Nesso causale - Condizioni - In ambito di responsabilità da cose in custodia, nel caso di caduta di pedone in una buca stradale non risulta predicabile la ricorrenza del caso fortuito a fronte del mero accertamento di una condotta colposa del soggetto danneggiato, il quale, per poter interrompere il nesso causale con la "res" in custodia, questa deve presentare natura autonoma, eccezionale, imprevedibile ed inevitabile.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione III, ordinanza numero 2366 del 24/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 171 e 193 del Codice della Strada - Sinistro stradale - Risarcimento - Uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote - Mancato utilizzo - Elementi congetturali e deduzione logica - Differenze - Gli elementi congetturali proposti dall'utente di veicolo a due ruote coinvolto nel sinistro stradale e relativi alla mancanza del casco protettivo sono frutto di una mera supposizione che si fonda su fatti incerti, e che viene dedotta da questi in via di semplice ipotesi, non costituiscono una prova presuntiva frutto di una deduzione logica che, come tale, si deve fondare su fatti certi e si deve dedurre da questi sulla base di massime d'esperienza o di ciò che accade più spesso.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione III, ordinanza numero 138 del 03/01/2024
Circolazione Stradale - Artt. 186 e 193 del Codice della Strada - Incidente stradale - Risarcimento - Terzo trasportato - Eventuale responsabilità del passeggero nella causazione del sinistro - Circostanze - A carico del terzo trasportato, deceduto in un sinistro stradale, è da escludere ogni responsabilità per avere accettato di farsi trasportare su un'autovettura guidata da un conducente in stato di ebrezza alcolica alla luce anche dell'assenza di prova sia del superamento della soglia del tasso alcolico consentito da parte del conducente che della consapevolezza del passeggero di tale circostanza, notoriamente non percepibile, con immediatezza, da ogni persona di media attenzione e prudenza.

 

 


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