Giurisprudenza codice della strada e circolazione stradale
Sezione curata da Palumbo Salvatore e Molteni Claudio

Cassazione Penale, Sezione quarta, sentenza n. 13394 del 3 aprile 2024

 

Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 13394 del 03/04/2024
Circolazione Stradale - Artt. 218, 222 e 224 del Codice della Strada e art. 589-bis c.p. - Omicidio stradale - Patente di guida - Sanzione amministrativa accessoria della sospensione - Durata - Motivazioni - Anche quando la sentenza impugnata non abbia espressamente illustrato le ragioni della disposta durata della sospensione della patente di guida, queste possono essere ricavate anche dalla motivazione afferente ai profili di responsabilità del prevenuto, seppure in concorso della vittima, così da giustificare la statuizione inerente alla durata della sanzione amministrativa accessoria, evidenziando la gravità della violazione.


RITENUTO IN FATTO - CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Il difensore di (Soggetto 1) propone ricorso avverso la sentenza resa ai sensi dell'art. 444 cod. pen. dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di (Omissis), in ordine al reato di cui all'art. 589-bis cod. pen., riconosciuta all'imputato la circostanza attenuante di cui al comma 7 della predetta norma. Applicata all'imputato la pena richiesta di otto mesi di reclusione, il Giudice ha disposto la sospensione della patente di guida per anni tre.

2. Con un unico motivo, deduce vizio di motivazione, in particolare la mancanza della stessa con riguardo alla durata della sospensione della patente di guida stabilita in anni tre, parametrata ben oltre la media edittale.

3. Con requisitoria scritta, il Procuratore generale ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente alle statuizioni relative alla sanzione amministrativa accessoria.

4. Il ricorso è inammissibile. Se pure la sentenza impugnata non abbia espressamente illustrato le ragioni della disposta durata della sospensione della patente di guida, esse si ricavano dalla motivazione afferente ai profili di responsabilità del prevenuto che ha "oltrepassato volontariamente la striscia di mezzeria continua per compiere una manovra di svolta in un punto della carreggiata particolarmente pericoloso, poiché caratterizzato da scarsa visibilità dei veicoli provenienti dal senso opposto", così violando la regola cautelare imposta dall'art. 146 cod. strada e provocando, con il concorso della vittima, l'incidente mortale. Motivazione del tutto congrua ed idonea anche a giustificare la statuizione inerente alla durata della sanzione amministrativa accessoria, evidenziando la gravità della violazione.

5. Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

Così deciso in Roma il 18 ottobre 2023

Depositato in Cancelleria il 3 aprile 2024.

 

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