CODICE DELLA STRADA

Decreto legislativo 30.04.1992, n. 285

Sezione curata da: Palumbo Salvatore e Molteni Claudio

TITOLO V
NORME DI COMPORTAMENTO

 

Articolo 145 CdS
Precedenza

(Vedi art. 145 del Prontuario del Codice della Strada)
(Vedi art. 000 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del C.d.S.)

   1. I conducenti, approssimandosi ad una intersezione, devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti.
   2. Quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, ovvero laddove le loro traiettorie stiano comunque per intersecarsi, si ha l'obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo diversa segnalazione.
   3. Negli attraversamenti di linee ferroviarie e tramviarie i conducenti hanno l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli circolanti su rotaie, salvo diversa segnalazione.
   4. I conducenti devono dare la precedenza agli altri veicoli nelle intersezioni nelle quali sia così stabilito dall'autorità competente ai sensi dell'art. 37 e la prescrizione sia resa nota con apposito segnale.
   4-bis. I conducenti degli altri veicoli hanno l'obbligo di dare la precedenza ai velocipedi che transitano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio.
   4-ter. Lungo le strade urbane i conducenti degli altri veicoli hanno l'obbligo di dare la precedenza ai velocipedi che circolano sulle corsie ciclabili.
   5. I conducenti sono tenuti a fermarsi in corrispondenza della striscia di arresto, prima di immettersi nella intersezione, quando sia così stabilito dall'autorità competente ai sensi dell'art. 37 e la prescrizione sia resa nota con apposito segnale.
   6. Negli sbocchi su strada da luoghi non soggetti a pubblico passaggio i conducenti hanno l'obbligo di arrestarsi e dare la precedenza a chi circola sulla strada.
   7. È vietato impegnare una intersezione o un attraversamento di linee ferroviarie o tramviarie quando il conducente non ha la possibilità di proseguire e sgombrare in breve tempo l'area di manovra in modo da consentire il transito dei veicoli provenienti da altre direzioni.
   8. Negli sbocchi su strada di sentieri, tratturi, mulattiere e piste ciclabili è fatto obbligo al conducente di arrestarsi e dare la precedenza a chi circola sulla strada. L'obbligo sussiste anche se le caratteristiche di dette vie variano nell'immediata prossimità dello sbocco sulla strada.
   9. I conducenti di veicoli su rotaia devono rispettare i segnali negativi della precedenza.
   10. Chiunque viola le disposizioni di cui al presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 167,00 a euro 665,00.
   11. Quando lo stesso soggetto sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al comma 10 per almeno due volte, all'ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI.

 

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OSSERVAZIONI

* L'assoluta rigidità imposta dall'osservanza del segnale di "STOP" che indica "... ai conducenti l'obbligo di fermarsi, in corrispondenza dell'apposita striscia di arresto," sembra non esimere colui che si appresta ad impegnare l'intersezione regolata dalla segnaletica di "STOP" di concedere "... la precedenza prima di inoltrarsi nell'area dell'intersezione o di immettersi nel flusso della circolazione" anche a quei veicoli che sopraggiungono in senso contrario a quello di marcia.
* In relazione ai doveri di prudenza e diligenza dell'utente ed alla gestione del rischio connesso alle altrui condotte imprudenti, il codice della strada tratteggia obblighi di vasta portata in tre distinti articoli: l'art. 141 impone di regolare la velocità in relazione a tutte le condizioni rilevanti, in modo che sia evitato ogni pericolo per la sicurezza, nonché di mantenere condizioni di controllo del veicolo idonee a fronteggiare ogni "ostacolo prevedibile"; l'art. 145 pone la regola della "massima prudenza" nell'impegnare un incrocio e l'art. 191 prescrive la massima prudenza nei confronti dei pedoni, sia che si trovino sugli appositi attraversamenti, sia che abbiano comunque già iniziato l'attraversamento della carreggiata.
* Il conducente di un veicolo coinvolto in un sinistro stradale che si immette nell'area dell'intersezione senza ottemperare a quanto disposto dalla segnaletica verticale ed orizzontale indicante "STOP" posto sul suo senso di marcia e direzione viola il solo disposto contenuto nell'art. 145, commi 5 e 10 del C.d.S., e non anche quello contenuto ai commi 1 e 10 dello stesso articolo in quanto la prima violazione - più grave - assorbe la seconda, di carattere generale (... usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti).
* In tema di circolazione stradale, il comma 1 dell'art. 145 del C.d.S. prevede che i conducenti, approssimandosi ad una intersezione, debbano usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti; detta disposizione si rivolge a tutti i conducenti, compreso quello favorito, non esonerato dall'obbligo di usare la dovuta attenzione nell'attraversamento di un incrocio, anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada. Ne deriva che anche il conducente "favorito" non può andare esente da colpa per non aver osservato il precetto della massima prudenza impostogli (Corte di Cassazione Civile, Sezione III, sentenza numero 337 del 13/01/2016).
* L'obbligo di usare la massima prudenza da parte del conducente che si approssima all'intersezione al fine di evitare incidenti ha una finalità puramente preventiva, e per questo l'illecito amministrativo che si realizza per l'inosservanza del precetto non dipende dal punto dell'incrocio in cui accade l'incidente: anche una collisione verificatasi quando l'area di intersezione stia per essere interamente attraversata può dare la dimostrazione del fatto che il conducente non ha osservato il precetto della massima prudenza impostogli dal codice della strada (Corte di Cassazione Civile, Sezione I, sentenza numero 15928 del 13/07/2006).
* La circolazione nelle rotatorie non è normata specificatamente ne dal C.d.S. ne' dal suo Regolamento di esecuzione e di attuazione e, per tale motivo, è regolata dalle regole generali relative alla segnaletica verticale ed orizzontale e dalle norme di comportamento. Per tale motivo la precedenza a sinistra per chi si immette nella rotatoria non può essere intesa come una regola e pertanto, in mancanza di adeguata segnaletica, i conducenti che impegnano la rotatoria devono attenersi alla regola generale della precedenza a destra.
* Quando, a carico del conducente del veicolo, l'infrazione accertata prevede la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo determinato, la patente è ritirata dall'agente od organo di polizia che accerta la violazione. Qualora il documento di guida non sia in possesso del conducente, allo stesso si contesta il disposto contenuto nell'art. 180 del C.d.S. con la menzione, nelle note del verbale di contestazione, dell'immediato ritiro della stessa al momento dell'esibizione. E questo a prescindere dal tempo trascorso tra la contestazione della violazione e l'esibizione del documento di guida.

 

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GIURISPRUDENZA

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 7881 del 23/02/2023
Circolazione Stradale - Artt. 7 e 145 del Codice della Strada - Incrocio con strada pedonalizzata - Incidente stradale - Scontro con velocipede - Osservanza delle regole di comune prudenza - Prima di attraversare l'area di intersezione con una seconda via, anche se pedonalizzata chiusa al traffico, il conducente del veicolo è comunque tenuto ad osservare le regole generali cautelari di comune prudenza contenute nel codice della strada, atteso che l'area pedonale è comunque percorsa da adulti e bambini e, nonostante espressamente vietato, anche da biciclette.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 4600 del 03/02/2023
Circolazione Stradale - Artt. 145 e 172 del Codice della Strada - Mancato rispetto segnale STOP - Sinistro stradale - Omesso uso dei sistemi di ritenuta della controparte - Esenzione - Nesso eziologico - Esclusione - In occasione del mancato rispetto del segnale di STOP con il conseguente urto tra i veicoli, il mancato uso delle cinture di sicurezza da parte del soggetto esentato dal codice della strada dall'uso delle stesse per le mansioni svolte, non può ritenersi causa sopravvenuta, da sola, sufficiente a determinare l'evento traumatico che si riconnetta ad una condotta colposa dell'imputato, nella specie costituita dalla scorretta manovra effettuata, poiché il mancato uso delle cinture di sicurezza costituisce mera concausa dell'evento, idonea a radicare un concorso di colpa in capo alla vittima, ma non ad elidere il nesso eziologico.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 565 del 11/01/2023
Circolazione Stradale - Artt. 141 e 145 del Codice della Strada e art. 590-bis c.p. - Incidente stradale - Lesioni personali stradali gravi o gravissime - Incrocio - Precedenza - Regolazione della velocità - Il conducente con diritto di precedenza che procede in osservanza del limite di velocità vigente nel tratto di strada interessato collide con altro veicolo ben visibile che doveva concedere precedenza, come da segnale presente in luogo, non è esente da profili di colpa specifica per aver in ogni caso violato il disposto dell'art. 141 C.d.S. che obbliga di regolare la velocità del veicolo in prossimità dell'intersezione, di conservarne il controllo e di essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.

.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 45132 del 28/11/2022
Circolazione Stradale - Artt. 140 e 145 del Codice della Strada - Precedenza - Stop - Obbligo di prudenza - L'obbligo di prudenza all'intersezione ove vige segnale di Stop è soddisfatto solo da quei conducenti che prestano un altissimo grado di attenzione e cautela, giustificato dalla particolare pericolosità della situazione topografica, e la norma obbliga i conducenti a fermarsi in corrispondenza della striscia di arresto prima di immettersi nell'area dell'incrocio, così rendendo ancor più stringente l'obbligo di verificare, da una posizione di quiete del mezzo, la possibilità di impegnare l'incrocio, solo dopo aver accertato che non vi fossero altri veicoli in arrivo ai quali dover concedere la precedenza.

.Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza numero 5682 del 03/10/2018
Circolazione Stradale - Artt. 128 e 145 del Codice della Strada - Revisione della patente di guida - Motivi del provvedimento - Mancanza di presupposti - L'esercizio del potere di revisione della patente di guida, pur essendo di natura discrezionale, non esime l'amministrazione dall'obbligo di rendere una specifica e puntuale motivazione per rendere manifeste le ragioni su cui poggiano i dubbi che hanno condotto alla revisione, alla luce del fatto che una sola infrazione alle norme del codice della strada quale l'omessa precedenza, non di particolare gravità, non può costituire, indipendentemente da ogni valutazione circa l'idoneità e la capacità alla guida del conducente, il presupposto del provvedimento inteso a prescrivere la revisione della patente, trattandosi di atto gravemente lesivo delle attività del cittadino.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione III, sentenza numero 337 del 13/01/2016
Circolazione Stradale - Art. 145 del Codice della Strada - Omessa precedenza all'intersezione - Sinistro stradale - Massima prudenza - Finalità del precetto - La ratio della norma che prevede la massima prudenza al fine di evitare incidenti si rivolge a tutti i conducenti, anche a quello favorito, il diritto di precedenza spettante al conducente del veicolo proveniente da destra non esonera il conducente medesimo dall'obbligo di usare la dovuta attenzione nell'attraversamento di un incrocio, anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada che non si attengano alla norma prevista dal comma 2 dello stesso art. 145 di concedere la precedenza a chi proviene da destra.

.Corte di Cassazione Civile, Sezione I, sentenza numero 15928 del 13/07/2006
Circolazione Stradale - Art. 145 del Codice della Strada - Omessa precedenza all'intersezione - Sinistro stradale - Massima prudenza - Finalità del precetto - La norma che regola il comportamento del conducente all'approssimarsi dell'intersezione ha una finalità puramente preventiva e, per tale motivo, l'illecito amministrativo che si realizza per l'inosservanza del precetto non dipende dal punto dell'incrocio in cui accade l'incidente: anche una collisione verificatasi quando l'area di intersezione stia per essere interamente attraversata può dare la dimostrazione del fatto che il conducente non ha osservato il precetto della massima prudenza impostogli dal codice della strada.

 

DISCLAMER: Il testo della presente sentenza o ordinanza non riveste carattere di ufficialità e non sostituisce in alcun modo la versione pubblicata dagli organismi ufficiali. Vietata la riproduzione, anche parziale, del presente contenuto senza la preventiva autorizzazione degli amministratori del portale.


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