GIURISPRUDENZA
CODICE DELLA STRADA
Anno 2018
Sezione curata da: Palumbo Salvatore e Molteni Claudio
Sentenze Corte Costituzionale
.Corte Costituzionale, sentenza numero 22 del 09/02/2018
Circolazione Stradale - Artt. 120 del Codice della Strada - Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza - Revoca della patente - Questione di legittimità costituzionale - Dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 120, comma 2, del C.d.S., come sostituito dall'art. 3, comma 52, lettera a), della L. 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica), nella parte in cui - con riguardo all'ipotesi di condanna per reati di cui agli artt. 73 e 74 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza), che intervenga in data successiva a quella di rilascio della patente di guida - dispone che il prefetto "provvede" - invece che "può provvedere" - alla revoca della patente.
Sentenze Consiglio di Stato - T.A.R.
.Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza numero 5682 del 03/10/2018
Circolazione Stradale - Artt. 128 e 145 del Codice della Strada - Revisione della patente di guida - Motivi del provvedimento - Mancanza di presupposti - L'esercizio del potere di revisione della patente di guida, pur essendo di natura discrezionale, non esime l'amministrazione dall'obbligo di rendere una specifica e puntuale motivazione per rendere manifeste le ragioni su cui poggiano i dubbi che hanno condotto alla revisione, alla luce del fatto che una sola infrazione alle norme del codice della strada quale l'omessa precedenza, non di particolare gravità, non può costituire, indipendentemente da ogni valutazione circa l'idoneità e la capacità alla guida del conducente, il presupposto del provvedimento inteso a prescrivere la revisione della patente, trattandosi di atto gravemente lesivo delle attività del cittadino.
Sentenze Corte di Cassazione Penale
.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 52802 del 23/11/2018
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza alcolica - Nella guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool, il conducente del veicolo che, dopo la prima prova etilometrica con valore del tasso alcolemico superiore alla soglia minima consentita, rifiuti di sottoporsi alla seconda prova, è responsabile del reato di cui all'art. 186 C.d.S., comma 7, (rifiuto di sottoporsi agli accertamenti alcolimetrici), in quanto, ai fini del perfezionamento della fattispecie criminosa in questione, è sufficiente che il soggetto rifiuti di completare l'iter degli accertamenti previsti, i quali constano di due prove da effettuarsi a breve distanza l'una dall'altra.
.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 37134 del 01/08/2018
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool - Graduazione della pena - Obbligo di motivazione - La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale, per assolvere al relativo obbligo di motivazione, è sufficiente che dia conto dell'impiego dei criteri di cui all'art. 133 cod. pen. con espressioni del tipo: "pena congrua", "pena equa" o "congruo aumento", come pure con il richiamo alla gravità del reato o alla capacità a delinquere, essendo, invece, necessaria una specifica e dettagliata spiegazione del ragionamento seguito soltanto quando la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.
.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 26857 del 12/06/2018
Circolazione Stradale - Art. 186 del Codice della Strada - Guida in stato di ebbrezza alcoolica - Artt. 589-bis e 590-bis del Codice Penale - Omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi o gravissime - Reato complesso e concorso di reati - Dal nuovo contesto normativo emerge che, in taluni casi, la condotta di guida in stato di ebbrezza alcoolica viene a perdere la propria autonomia, in quanto circostanza aggravante dei reati di cui agli artt. 589-bis, comma 1, e 590-bis, comma 1, cod. pen., con conseguente necessaria applicazione della disciplina sul reato complesso ai sensi dell'art. 84, comma 1, cod. pen., ed esclusione invece dell'applicabilità di quella generale sul concorso di reati.
.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 15215 del 05/04/2018
Circolazione Stradale - Art. 140, 218 e 222 del Codice della Strada - Art. 589 c.p. - Comportamenti costituenti pericolo o intralcio per la circolazione - Salvaguardata della sicurezza stradale - Sanzioni amministrative accessorie all'accertamento di reati - Sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida - Omicidio colposo - In materia di circolazione stradale può costituire condotta colposa causalmente determinante nella verificazione di un sinistro anche la scelta di porsi alla guida di un veicolo in condizioni psico-fisiche non idonee a garantire il controllo del mezzo come nel caso di chi abbia subito frequenti, ripetuti e comprovati episodi di crisi sincopali, genericamente intese perché di dubbia eziologia, avesse cognizione del fatto che tale perdurante malattia avrebbe potuto condurre nuovamente ad eventi analoghi.
Sentenze Corte di Cassazione Civile
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 27046 del 25/10/2018
Circolazione Stradale - Artt. 98 e 193 del Codice della Strada - Circolazione di prova - Obbligo dell'assicurazione di responsabilità civile - Inefficacia della targa prova e validità della copertura assicurativa della stessa - Qualora sia sopravvenuta l'inefficacia della targa di prova in quanto l'autorizzazione alla circolazione è scaduta, anche il correlato certificato di assicurazione di responsabilità civile deve considerarsi privo di effetti e tamquam non esset, quanto meno giacché riproduce i dati di una targa di prova ormai inefficace.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI, ordinanza numero 15788 del 15/06/2018
Circolazione Stradale - Artt. 141 e 149 del Codice della Strada - Distanza di sicurezza tra veicoli - Scontri successivi tra veicoli incolonnati causati dalla spinta meccanica generata dal sopraggiungere veloce del veicolo - Responsabilità - Nel caso di scontri successivi fra veicoli facenti parte di una colonna in sosta causati dalla spinta meccanica in avanti impressa dal veicolo sopraggiunto a velocità sostenuta all'ultimo veicolo della colonna, causando così un tamponamento a catena delle altre vetture, l'unico responsabile degli effetti delle collisioni è il conducente che le abbia determinate, tamponando da tergo l'ultimo dei veicoli della colonna stessa.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, sentenza numero 9988 del 23/04/2018
Circolazione Stradale - Artt. 72 e 78 del Codice della Strada - Caratteristiche costruttive ed equipaggiamento del veicolo - Silenziatore del terminale di scarico non omologato - Sovrapponibilità della disciplina sanzionatoria - La condotta di chi sostituisce il silenziatore del terminale di scarico deve farsi rientrare nell'art. 72 C.d.S., salvo che risulti accertato che tale dispositivo di equipaggiamento abbia determinato un aumento della velocità, della rumorosità o delle emissioni inquinanti del veicolo rispetto a quelle indicate nella carta di circolazione, e tale prova spetta all'amministrazione. In tal caso positivo, la medesima condotta dovrà ricondursi alla fattispecie di cui all'art. 78 C.d.S., con la necessità di riportare il veicolo alle originarie caratteristiche.
.Corte di Cassazione Civile - Sezione VI, Sentenza n. 9664 del 19/04/2018
Circolazione Stradale - Artt. 174, 200 e 201 del Codice della Strada - Scarico dei dati dal tachigrafo digitale e notificazione successiva delle violazioni alle norme di cui al Regolamento (CE) n. 561/2006 - Legittima la contestazione differita mediante notifica ex art. 201 C.d.S., comma 1, delle violazioni alle norme di cui al Regolamento (CE) n. 561/2006 e senza necessità di una specifica motivazione circa il differimento a causa della complessa procedura che prende avvio proprio dal controllo in questione.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 9555 del 18/04/2018
Circolazione Stradale - Art. 126-bis del Codice della Strada - Patente a punti - Decurtazione - Comunicazione dati del trasgressore - Ai fini dell'applicazione dell'art. 126-bis, comma 2 del C.d.S., occorre distinguere il comportamento di chi si disinteressi della richiesta di comunicare i dati personali e della patente del conducente, non ottemperando, così, in alcun modo all'invito rivoltogli (contegno per ciò solo meritevole di sanzione), e la condotta di chi abbia fornito una dichiarazione di contenuto negativo, che resta devoluta alla valutazione del giudice di merito la verifica circa l'idoneità delle giustificazioni fornite dall'interessato ad escludere la presunzione di responsabilità che la norma pone a carico del dichiarante.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI, ordinanza numero 4834 del 01/03/2018
Circolazione Stradale - Art. 194 del Codice della Strada - Disposizioni generali Legge n. 689/1981 - Stato di necessità - Situazione di pericolo riguardante un animale - In tema d'infrazioni amministrative, lo stato di necessità contemplato dall'art. 4 della legge 24 novembre 1981 n. 689 come causa di esclusione della responsabilità, è ravvisabile in presenza di tutti gli elementi previsti nell'art. 54 c.p., incluso il solo "pericolo attuale di un danno grave alla persona" e non è invocabile quando la situazione di pericolo riguardi un animale.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 2417 del 31/01/2018
Circolazione Stradale - Artt. 6, 7, 157, 158 e 188 del Codice della Strada - Divieto di fermata e di sosta dei veicoli - Presenza di un solo tipo di segnaletica - Attenuazione della visibilità di un segnale - Al fine della validità dell'accertamento della violazione del divieto di sosta, è sufficiente che vi sia la visibilità di un sol tipo di segnaletica (verticale o orizzontale) anche in difetto della compiuta e contemporanea visibilità di entrambi i detti tipi di segnaletica, anche alla luce del fatto che la semplice "attenuazione della visibilità di un segnale non comporta l'automatico venir meno del relativo obbligo o divieto.